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Mani per la Vita:
Sollievo e Conforto
Ci siamo chiesti, che lavoro fa la gente, qui a Lubumbashi?
Un semplice giro in città, quartieri periferici o centro, pone alla vista una semplice constatazione: è tutto un unico, grande mercato; Lubumbashi sembra una città di commercianti. Per la stragrande maggioranza della popolazione la fonte principale di sostentamento è il piccolo commercio, e di tutto; bambini venditori di uova cotte, da mangiare al volo con un piccolo accompagnamento di salsina piccante; piccoli banchetti con vendita di bigné; chioschi ad ogni angolo di strada, veri piccolissimi supermercati che propongono quanto può essere utile alla casa, dal sale all’olio, al detersivo al minuto...venditori di ricariche telefoniche e schede sim, cambisti che offrono dollari per moneta locale, (franco congolese) e viceversa...e tutto quanto può suggerire la fantasia, e vi assicuriamo che qui ce n’è tantissima.
Molti ci confermano la meta agognata, riuscire a guada-
Molte ragazze, per la difficoltà/l’impossibilità di concludere gli studi (scuola secondaria, scuola superiore), si sono trovate presto maritate e già madri di famiglia. Molte sentono la mancanza di istruzione, il bisogno di imparare un mestiere, per contribuire al reddito di famiglia.
Formate ad un corso di taglio e cucito,
Dotate di macchine per cucire, meglio se manuali (se ne trovano molte, a pedale, a manivella, prodotte appositamente per l’Africa),
Fornite di materiale per iniziare a lavorare,
Le ragazze/giovani madri formano un polo di produzione, si sentono parte attive della società, sfuggendo al ruolo dato loro prettamente di mogli e madri
COOPERATIVE SARTORIALI.
Giovane mamma taglia e cuce a mano vestitino per la figlia